Videosorveglianza

Di norma si decide di installare un impianto di videosorveglianza  per 2 finalit� ben distinte :

1)  Aiutare nel controllo dei locali e spazi aperti ll servizio di vigilanza interno, ed in questo caso gli scopi dell�impianto possono essere :      MONITORAGGIO,CONTROLLO,OSSERVAZIONE.

2)  Dopo un furto o altro, scoprire il colpevole, quindi a cose avvenute attraverso le immagini registrate. In questo caso gli scopi sono :       RICONOSCIMENTO, IDENTIFICAZIONE.

- MONITORARE   , esempio : poter controllare in aree vaste la presenza di persone e poterle contare, vederne movimenti e direzione.

- CONTROLLARE , esempio : essere in grado di individuare sul display con accuratezza ed immediatezza la presenza di persone.

- OSSERVARE    , esempio : di un individuo poterne individuare dettagli quali vestiti ed i movimenti.

- RICONOSCERE , esempio : poter con certezza riconoscere una persona gi� vista in precedenza.

- IDENTIFICARE  , esempio : poter identificare chiaramente la persona vista a monitor anche in mezzo ad altre, anche se mai vista prima.

Risulta chiaro che la progettazione di un tale sistema non pu� essere fatta assolutamente �ad occhio� che, per quanto esperto certamente non raggiunger� i risultati sperati con contestazioni da parte del Cliente.

LA NORMA TECNICA 

Interviene in nostro aiuto la Norma EN-50132-7 che contiene le linee guida per l�installazione corretta di un impianto tvcc per rispettare i 5 gradi di vigilanza. Nasce da una pubblicazione (14/95) del P.S.D.B. inglese e della RAF, definisce le altezze minime dei target rispetto all�intera schermata sul monitor per soddisfare le esigenze di vigilanza sopra citate. Fu creato al contempo il �Bersaglio ROTAKIN� per i test.

In poche parole si defin� che :

Il MONITORAGGIO si pu� eseguire solo se il target ha una altezza pari al 5% della schermata sul monitor .

Per il CONTROLLO l�altezza minima deve essere del 10% della schermata .

Per l� OSSERVAZIONE l�altezza minima deve essere pari al 25-30% della schermata .

Per il RICONOSCIMENTO l�altezza minima deve essere il 50% della schermata .

Per l�IDENTIFICAZIONE  il 120% .  Con l�avvento dei sistemi digitali questo parametro � sceso al 100%.

SIMULAZIONE 

Proponiamo di seguito per chiarire l�argomento, una simulazione fatta con un programma professionale. 

Telecamera :  Ad alta risoluzione (620 linee TV) � CCD Sony super Had II  da 1/3? � 4:3

Ottica :  3,6 mm F1,4 � 30 IRE  F1,2

D&N : ICR (meccanico)

Formato dell�immagine :  4CIF PAL (704�576) .

Altezza della telecamera : 3 metri da terra

Inclinazione : 30 gradi circa

RISULTATI : 

IDENTIFICAZIONE   = Non possibile

RICONOSCIMENTO  = Target  tra i 2 ed i 4 metri dalla telecamera.

OSSERVAZIONE  = Target tra i 4 ed i 6 metri

CONTROLLO  = Target tra i 6 e 9 metri

MONITORAGGIO = Target tra i 9 ed i 19 metri. 

Videosorveglianza 

AREA ROSA = area in cui è possibile l'IDENTIFICAZIONE    AREA GIALLA = RICONOSCIMENTO  AREA VERDE = OSSERVAZIONE AREA VERDE CHIARO = CONTROLLO AREA CELESTE = MONITORAGGIO

PURTROPPO 

Questo tipo di telecamera si vede spesso installata nei locali interni tipo Bar, Ristoranti, Negozi e purtroppo anche in esterno per il controllo di perimetri ed aree abbastanza estese !!!

Il Cliente scoprirà a proprie spese che con questo impianto eseguito da uno scriteriato potrà SOLO riconoscere una persona tra i 2 e 4 metri dalla telecamera, e perfettamente inutile dopo 5 metri !! 

.. la citata Norma, è tanto fondamentale quanto sconosciuta o MAI applicata !! Ed è proprio per questo che spesse in caso di furto si sente dire che "gli impianti di videosorveglianza non sono serviti a nulla" !!

Il Professionista tecnicamente preparato eseguirà un approfondito sopralluogo delle zone da proteggere, eseguirà delle foto simulando posizione e tipo di ottica della telecamera che si vuole installare, annotando le misure esatte della scena da riprendere. 

Chieder o suggerirà al cliente il grado di sorveglianza da mettere in atto ai sensi della citata norma EN 50132-7. 

Tornerà nelle ore serali con un Luxmetro per fare un rilievo dei livelli di illuminamento delle varie zone da sorvegliare.

Daraà al cliente tutte quelle delucidazioni inerenti le procedure di privacy ed eventuali permessi da richiedere all'Ispettorato del Lavoro.

Il secondo passo è quello di sottoporre al cliente un progetto completo di ogni dettaglio tecnico e costi, allegando le schede tecniche delle apparecchiature che si installeranno.  

A fine lavoro dovrà consegnare la Dichiarazione di Conformità ed il Verbale di Collaudo se l'impianto è stato allacciato alla rete pubblica (internet).      

Si ricorda che il collegamento di apparati alla rete pubblica (telefono, internet) può essere eseguito solo da chi è in possesso dell'Autorizzazione Ministeriale per gli impianti di Telecomunicazioni. E� prevista una ammenda da 15.000 a 150.000 euro oltre alle denunce di rito nel caso l�apparato installato crei interferenze .

Relativamente agli impianti elettronici (antintrusione-videosorveglianza-controllo accessi-ecc.) occorre avere l�abilitazione alla LETTERA B IMPIANTI ELETTRONICI)
Relativamente agli impianti antincendio occorre avere l'abilitazione alla LETTERA G.
Pertanto gli installatori abilitati per la sola LETTERA A. (impianti elettrici) non sono autorizzati a realizzare impianti antintrusione-videosorveglianza-controllo accessi e antincendio, ne' a rilasciare la prescritta dichiarazione di conformità.

RIVOLGETEVI SEMPRE A PROFESSIONISTI, (FORSE) SPENDERETE QUALCOSA IN PIU' MA NON RISCHIERETE DI SPENDERE SOLDI INUTILMENTE, E SOPRATUTTO AVRETE IMPIANTI EFFICACI !!!